Buoni propositi per il Nuovo Anno: il metodo per farli durare

Da gennaio mi metto in forma, mangio meglio, imparo a suonare la chitarra, smetto di fumare, divento più ordinato, guardo meno tv, faccio volontariato, imparo bene l’inglese. Quanti di questi rientrano tra i vostri buoni propositi del nuovo anno?

Non vi preoccupate, vale per tutti. Dopotutto “anno nuovo, vita nuova”, no? Ora diamoci appuntamento al 1° febbraio: quante di queste promesse saranno ancora valide? A volte anche nessuna, per effetto della “selezione naturale” dovuta spesso alla pigrizia che colpisce i buoni propositi dopo poche settimane.
Come partire con il piede giusto quest’anno? Un metodo c’è dice il New York Times  – e questa volta ci ripromettiamo di seguirlo.

Il metodo

Prima di tutto selezioniamo accuratamente le buone intenzioni per il nuovo anno: liberiamoci quindi dei propositi fondati su ciò che altri ci dicono che dovremmo fare oppure degli impegni troppo vaghi (“sentirmi meglio” o “essere più ricco”). Perché duri nel tempo e sia raggiungibile, un obiettivo deve possedere 5 caratteristiche ed essere:

  1. SPECIFICO, ovvero assolutamente chiaro e concreto. Ad esempio non “voglio dimagrire” bensì “perdere 10 chili in eccesso”,
  2. MISURABILE, ovvero tracciabile e registrato in un nostro taccuino, anche virtuale. Misuriamo ad esempio le sigarette cui abbiamo rinunciato ogni giorno (o il risparmio in euro) o ancora le ore dedicate ogni settimana agli esercizi di inglese; questo ci aiuterà a tenere traccia dei progressi fatti,
  3. FATTIBILE, ovvero non irraggiungibile. Ciò non vuole dire rinunciare ad obiettivi ambiziosi (“correre la mia prima maratona”) ma semplicemente evitare salti eccessivi (“vincere la maratona di New York”) che rischierebbero di frustrare ogni risultato positivo comunque realizzato nel tempo,
  4. RILEVANTE ovvero che sia importante per ciascuno. Rimorsi o sensi di colpa non sono i fattori che devono guidare le nostre scelte. Piuttosto una scelta razionale e meditata di un obiettivo permette di radicarlo in una forte motivazione che dia la spinta ad impegnarsi per raggiungerlo,
  5. DEFINITO NEL TEMPO, ovvero con una scadenza. “La differenza tra sogno e obiettivo è una data” diceva Walt Disney ed è per questo che bisogna darsi un termine ragionevole per conseguire l’obiettivo. Si può anche scegliere di aggiungere degli obiettivi intermedi così da sostenere lo sforzo nel lungo periodo (ad esempio “correre una 10 km entro giugno” e poi “correre una mezza maratona entro ottobre”).

Il tutto viene riassunto nell’acronimo inglese SMART (Specific, Measurable, Achievable, Relevant, Time-bound).

Pronti a iniziare questo nuovo anno con il piede giusto?

2020-01-03T15:18:27+02:00 Gennaio 4th, 2018|Categories: Match|Tags: , , |